Il Ministero della Giustizia ha attivato, nel Portale dei Depositi Telematici Penali, la possibilità per il difensore di inviare telematicamente alle Procure della Repubblica la “Richiesta di accesso agli atti”.
REQUISITI:
La richiesta di accesso agli atti è prevista per i procedimenti in cui sia stato emesso avviso di conclusione delle indagini ex art. 415-bis c.p.p. e può essere trasmessa esclusivamente dal difensore già nominato nel procedimento. Il difensore può trasmettere questa specifica richiesta solamente quando il procedimento compare nell’elenco di quelli autorizzati nel Portale dei Depositi Telematici.
La richiesta di “accesso” consiste in una istanza di ricezione di copia integrale del procedimento, così come è popolato in TIAP alla data di accettazione della richiesta telematica del difensore.
L’estrazione degli atti del fascicolo è integrale, pertanto, ove il difensore intenda estrarre una copia solo parziale degli atti del procedimento, potrà comunque effettuare tale richiesta accedendo all’ufficio TIAP, secondo le modalità già in uso.
L’accesso agli atti non avviene a titolo gratuito: salvo che non vi sia stata ammissione al gratuito patrocinio, il difensore dovrà allegare alla richiesta la ricevuta del pagamento telematico dei diritti dovuti per la copia integrale del procedimento.
Poiché la gestione delle “richieste di accesso agli atti” riguarda il rilascio di copie esclusivamente nella fase successiva all’emissione dell’avviso ex art. 415-bis, l’accettazione o il rigetto delle istanze telematiche saranno curate dall’Ufficio TIAP.
MODALITA’DI ACCESSO AGLI ATTI:
Il difensore a cui sia stato notificato un avviso ex art. 415-bis c.p.p. relativo ad un procedimento disponibile per la consultazione presso la sala TIAP, che fosse interessato a richiedere la copia integrale di procedimento dovrà:
a) verificare che quest’ultimo compaia nell’elenco dei procedimenti autorizzati del Portale Depositi atti Penali; ove il procedimento non fosse presente, depositerà telematicamente la nomina. Nel caso in cui, decorsi 3 giorni dall’invio telematico della nomina, il difensore verifichi sul Portale che questa risulti essere ancora in stato “in fase di verifica”, invierà una richiesta di sollecita trattazione del deposito ad uno dei seguenti indirizzi PEC, in base al nominativo del magistrato titolare del procedimento (cfr. tabella allegata):
1. depositoattipenali1.procura.torino@giustiziacert.it;
2. depositoattipenali2.procura.torino@giustiziacert.it;
3. depositoattipenali3.procura.torino@giustiziacert.it;
b) se l’assistito non è ammesso al gratuito patrocinio, richiederà via email all’indirizzo sidip.procura.torino@giustizia.it la comunicazione dell’importo dei diritti da versare. l’Ufficio TIAP, nell’email di risposta, avviserà il difensore che il preventivo potrà variare a seguito del deposito telematico di ulteriori atti e lo inviterà ad effettuare celermente il pagamento telematico e l’invio della richiesta di accesso;
c) ricevuta la comunicazione, effettuerà il pagamento telematico ed invierà tramite Portale Atti Penali la “richiesta di accesso agli atti”, con l’allegazione della ricevuta del pagamento telematico o del decreto di ammissione al gratuito patrocinio.
Qualora la “richiesta di accesso agli atti” pervenga priva della ricevuta del pagamento telematico, l’Ufficio TIAP provvederà a trasmettere al difensore una email con la comunicazione del numero di pagine e l’importo dei diritti.
Il difensore integrerà la richiesta di accesso agli atti, trasmettendo all’indirizzo email sidip.procura.torino@giustizia.it la ricevuta di pagamento o il decreto di ammissione al Gratuito patrocinio.
d) autorizzata la richiesta, nella pagina del PST contenente la dicitura “ELENCO PROCEDIMENTI AUTORIZZATI”, in corrispondenza della riga indicante il procedimento penale per il quale è stato chiesto l’accesso agli atti del fascicolo, sarà presente il simbolo di una “Cartellina”.
Cliccandovi sopra si potrà scaricare un file .zip criptato contenente il fascicolo richiesto.
L’accettazione, inoltre, genererà la trasmissione automatizzata all’indirizzo PEC del difensore di una mail contenente la password per l’apertura del file .zip.
Il difensore dovrà effettuare il download del file entro 3 giorni (solari, non lavorativi), perché dopo quel termine il collegamento non sarà più attivo.